10 dicembre 2010

La maleducazione sui mezzi pubblici non ha confini?

Che noi italiani non siam conosciuti nel mondo come campioni di buona educazione direi che è rinomato. Una delle cose che più mi divertono (viste con gli occhi da turista, quando ci sei dentro, hai tempi serratissimi ecc. non è più così divertente) quando torno a Milano è sentir gli insulti e i paroloni che volano sui miei adorati tram, cosa direi abbastanza inconcepibile in Sfizzera (te li mandan gli insulti eh, ma dentro, a bassa, bassissima voce!).

Una cosa che però non mi aspettavo (e qui abbatto anche uno dei pochi luoghi comuni rimasti in piedi sul paese degli orologi, della puntualità e della cioccolata) è che qui la lotta per accaparrarsi il posto sui mezzi pubblici è all'ultimo sangue. Se vi aspettavate ordinate file british style alle fermate di bus&co siete proprio fuori strada: questi se ne stanno con aria indifferente che sembra pensino alla prossima scoperta di rilevanza mondiale che faranno al Cern, e invece son concentratissimi a ripassar la strategia di attacco per la conquista del posto, del tuo posto!
Vecchie che fino a un secondo prima sembravan lì li per trapassare sfoderano energie da 17enni sotto ecstasy e sgomitando spiccan un salto per salire ancora prima che si apran le porte, compassati uomini d'affari usan la 24ore come un macete per farsi largo tra la folla...

Ma almeno se hai il pancione ti faranno sedere, no? Scordatelo. Dico: scordatelo proprio! Che se a Milano ho sommato tre inviti a sedermi e a sopresa qualche passaggio avanti alla cassa del super (soddisfazione unica, se non siete incinte e non avete figli vi consiglio di farvene prestare uno qualche volta, possibilmente vivaciotto: sapete quanti vi fanno passar avanti??!!), qui zero. Non scherzo. Nessuno, dico nessuno, mi ha mai fatta sedere o fatta passar avanti. Questi abbassan la testa e fanno finta di non vederti. Alcuni (ma questo è universale) pensan persino che la pancia sia tipo un guanciale bello morbido e ti spiumacciano, ops, schiacciano, pensando che la protuberanza magicamente rientri e tu occupi d'improvviso meno spazio!

L'altra sera tornavo in treno da Zürich con un'amica. Ora di punta. Entrambe con pupo e passeggino. Ci siam scaracollate per raggiunger il vagone con il posto per portatori di handicap e quindi anche per i kinderwagen (passeggini). Ovviamente era pienissimo, timidamente, con pupo appeso al collo, la mia amica ha cercato di far capire se poteva spostarsi al signore comodamente piazzato nel posto riservato. Secondo voi si è alzato? Macchè! Secondo voi qualcuno ha detto qualcosa in nostra difesa? Macchè. Qualcun'altro ci ha fatte gentilmente sedere? Non sto nemmeno a ripeterlo. Eccoli i gentleman elvetici!

Comunque, ricordo che sulla tube di Londra eran affissi degli adesivi con scritto "lasciar seder le donne incinte" (a cui io ci aggiungerei "e quelle con bambini"). Ora: so che dovrebbe esser una ovvietà, ma visto che non lo è, a me non sembra malaccio l'idea di scriverlo a chiare lettere. In modo che tu e la tua pancia possiate avvicinarvi e far alzar il maleducato di turno semplicemente indicando il cartello. Così, senza bisogno di elemosinare  per ottenere quello che è un diritto. E poi se è scritto: a. diventa un obbligo b. chissà mai che non scivoli lentamente nella coscienza delle persone, che se lo trovano sott'occhio mattina e sera andando a scuola, tornando dal lavoro ecc.
Non è secondo me un caso che questi cartelli-pubblicità progresso fossero affissi sempre nella metro londinese:


Quasi quasi lo proporrei come mozione all'Unione Europea..(ops, ma poi la Svizzera ne resterebbe come al solito fuori)

5 commenti:

pinguino ha detto...

ops mi spiace in terra tedesca a me è capitato invece di vedere mamme agguerritissime..in un centro commerciale una mamma mi ha tagliato la strada e spingeva avanti il passeggino quasi a stendermi, un'altra nell'ascensore pieno..c'aveva ragione..si è messa a urlare all'uomo di turno che voleva salire spingendo. Mi sa che le mamme tedesche conoscono i loro polli e urlano prima di venire schiacchiate, ignorate etc..certo che a me hanno fatto una paura!!!

Alessandra à Paris ha detto...

Capperi. E ricapperi.
Ma a parte l'Italia, ci sono altri paesi dove la gente é umana? No perché quello che racconti tu di Zurigo, pare che capiti anche qui a Paris. Io sono non dotata di pancione, né di passeggino, ma le amiche incinte mi raccontano cose...brrr
L'ultima, é stata quella SGRIDATA da tutti perché, incinta di 9 mesi, ha timidamente chiesto di passare avanti alla fila del supermercato.
Hmm...umanità anyone?

sorelluce ha detto...

Dovremmo lanciar uno studio in proposito, dico: ma almeno i paesi supernordici si salveranno? A dir il vero un'amica di Napoli su fb mi ha scritto che lì gli uomini fanno seder donne e bambini (e se non lo fanno vengon sgridati dai conducenti!!). QUindi viva la galanteria dei napoletani!

Anonimo ha detto...

COnfermo ciò che dice Alessandra... quando sono andata a Parigi alla fine di agosto era abbastanza palese chefossi incinta, eppure... niente, tutti che fanno finta di dormire, o leggere, o messaggiare.... occhi bassi e stop...
In compenso qui anche oggi (ma sono quasinonomesedotata... avranno paura che mi si rompano le acque e sporchino le loro belle scarpe) mi hanno fatto passare in coda alle casse al super.... che il Bel Paese si stia svegliando??
Leli :-)

sorelluce ha detto...

quindi Italia vince su resto d'europa per umanità (non so come altro chiamarla: mi verrebbe buon senso, ma evidentemente non è così) o almeno per galanteria? Bè, dai..già qualcosa. Anche a me con passeggino di tanto in tanto a Milano fanno passar avanti...o almeno mi chiedon se voglio passare, poi io -scema- rifiuto ;-)