13 gennaio 2011

Chiedo asilo!

Ovvero: la spinosa questione del nido.
o anche: ma come biiiiiip son considerate le donne da queste parti?


A questo post tengo particolarmente, perché anche se cerco di prenderla con la consueta ironia, è un problema serio, sul piano pratico e su quello sociale, che mi fa andar non poco giù di testa.

No, dico io: voi provate  a cercar un nido (Krippe, Kita, Tagesheim che dir si voglia, la situazione non cambiada queste parti (escludendo chi ha l'enorme fortuna di averne uno convenzionato con la ditta sua o del marito/compagno).

Lo so, lo so. Già so che mi direte tutti: ma anche in Italia è così, impossibile trovar posto al nido e blablabla. Sì, ma voi parlate di nidi pubblici (a parte che bisognerebbe sempre guardar alle eccellenze  e prenderne esempio, non ai casi disperati per dire ciapa sù e porta a ca'!!), nevvero? Perché su quelli convenzionati ho messo già una pietra sopra, ma non mi aspettavo di più. Ma quelli privati, che per la cronaca qui costan sui 2200 Franchi al mese  (quasi 1800 euri)? Bè, impossibile. La verità è che ce ne sono spaventosamente pochi evidentemente. Non so, ma a Milano (dove comunque il comune dovrebbe impegnarsi moooolto di più, chè il pubblico per me dovrebbe esser garantito sempre e comunque), di nidi privati ce n'è una marea. Qui una moria. E faccio notare che non siam in un paesello di montagna tra mucche e pecorelle, ma Basel se non sbaglio è la terza città della Svizzera per numero di abitanti (immaginatevi le altre!).

Che faccio dunque? Prendo una corda e me la metto al collo, dopo aver ripassato quei nodi che avevo imparato non senza difficoltà agli scout? Mi svizzerizzo e mi rassegno al disperatehousewifismo fino ai 12 anni del pupo?? (per la cronaca: NOOOOOOOOO!!!)

 Sì, perché pare che con l'asilo (kindergarten) e la scuola la situazione peggiori. Ma come peggiori, direte voi? Già, come dire: non c'è mai limite al peggio, evidentemente.

Il punto è, oltre alla difficoltà pratica della sottoscritta (che non è da sottovalutare, perché ognuna reagisce come reagisce, ma io a certe situazioni reagisco male): ma nel 2010, anzi 2011, che considerazione c'è della donna se viene dato praticamente per scontato che debba rinunciare al lavoro (e non che possa scegliere di farlo, attenzione, che c'è una gran bella differenza) per accudire ai pargoli, con un possibile reinserimento al momento che i suddetti son abili e arruolati per farsi da mangiar da soli e compagnia bella, vale a dire con un lavoro assolutamente senza grandi qualifiche né responsabilità. Va bene che in alcuni cantoni svizzeri le donne hanno diritto di voto da 30 anni (non è una battuta), ma come si fa a accettarlo senza dire e fare nulla? E soprattutto che Stato è uno Stato che si disinteressa a tal punto delle famiglie, delle donne, dei bambini?

11 commenti:

pinguino ha detto...

semplicemente un paese in cui la maggioranza delle donne sceglie (?) di stare a casa fino all'età in cui i bambini possono stare da soli.
La settimana scorsa ne parlavo con la mia parrucchiera (dell'ex-jugoslavia ma nata in svizzera) lei il bambino al nido non lo manda perchè costa troppo (e lei come me vive in un paese alle porte di zurigo) quindi fa part-time e lo tiene o lei o la nonna, zia, amica etc..si ingegna..insomma nessuno si lamenta perchè sanno benissimo che se ci fossero piu' nidi pagherebbero piu' tasse e che la discussione non è cantonale ma federale. Il welfare qui (svizzera) non esiste, sto cercando di mettermelo in testa e non so fino a quando in italia ci sarà ancora da quello che leggo, pure in germania non sono messi meglio (articolo interessante sul "der spiegel" del 10.01.11) :- (

Creazioniedintorni ha detto...

Benvenuta nel club! ;-)
Scherzi a parte, sto cercando di trovare un nido (privato, per il pubblico farci una croce sopra è un'espressione politicamente corretta) che mi accetti la piccola 2 mattine a settimana. E una baby sitter che mi vada aprendere la grande per il pranzo e la riporti a scuola. Oppure una che faccia tutto ciò senza dilapidare lo stipendio di un lavoro che ancora non ho il tempo di cercare (non ho tempo nemmeno di aggiornare il cv, figuriamoci). Da questo punto di vista, onore al Trentino Alto Adige, ci trasferiamo tutte là come expat? ;-)

sorelluce ha detto...

@pinguino: secondo me è la famosa storia del gatto che si morde la coda. è ovvio che finchè i nidi son così pochi e costan più di quanto si guadagna (o quasi) non ne vale la pena. Io son profondamente convinta che lo Stato dovrebbe garantire il diritto di scelta offrendo un servizio adeguato, quando tale servizio non c'è, non è una vera scelta. Oltretutto davvero poi con l'asilo e la scuola la situazione qui si fa tragica. Comunque anche se Italia e Germania stanno andando sulla cattiva strada è sempre meglio che qui (mi son informata eh, non lo dico per dire). W la Francia e i paesi nordici!!!

sorelluce ha detto...

@Helga: ricordami dove vivi, in Austria? Senti, quasi quasi io preparerei un bell'articolo sulla questione...
E, detto tra noi, all'alto adige preferirei la Francia forse...

Selena ha detto...

il fatto é che se la madre lavora o meno, é una sua scelta, e non obbligazione...lo ammetto, a me se mi danno la possibilitá di tenermi il pupo anche due ore al giorno mica dico di no!!! e non solo per cercare lavoro, ma perché fisicamente e psicologicamente ho bisogno di starmene tranquilla. e quindi non capisco perché nei paesi scandinavi ci son tutti gli aiuti possibili per le famiglia, le capiscono, anzi, ma noi del sud europa dobbiamo arrangiarci e farci trattare anche male perché siamo donne, madri, solo con tanti doveri e pochissimi diritti! su sto tema é che sto diventando una belva, scusa lo sfogo, ma altro che europa unita e xxxxx varie, qui ci vogliono riforme utili!!

sorelluce ha detto...

@Selena: pienamente d'accordo con te! Infatti io non sopporto proprio il commento classico: e ma da noi mica è meglio! A parte che è tutto da dimostrare, ma comunque: e quindi? al posto di incazzarsi dovrei crogiolarmi nel mal comune mezzo gaudio? E non è solo il sud dell'europa (perché mi pare che la svizzera non possa esser proprio considerata tra i paesi mediterranei)...

sorelluce ha detto...

@Helga part two. Eh no, sei la prima che vive in francia e mi si lamenta dei servizi per l'infanzia! Mi cade un mito!! Che è successo? Sarko è andato completamente in botta e mi ha tagliato tutti i fondi? No ti prego, lascia viva questa speranza...

Creazioniedintorni ha detto...

Qui in zona parigina (non mi esprimo per l' intero esagono, è troppo presto) ogni departement fa quel cavolo che vuole in termini di orari, calendari, strutture... molto dipende dai soldi a disposizione (ma va?) che lo stato elargisce e dalle imposte locali... bon, nel mio caso, arrivata fresca fresca senza lavoro in una struttura dell'infanzia che ha posti limitati in mensa alla materna e un nido strapieno (devi prenotarti il posto alla prima congferma di gravidanza per intenderci e non scherzo), non mi prendono la grande a pranzo (quindi si fa due ore a casa e chi la va a prendere? la mamma disoccupata, ok) e per la piccola dovrei cercarmi/pagarmi una babysitter.... se non lavori niente posto, se tieni i figli a casa o corri come una pazza tra spese, preparazione pasti, porta a scuola-ritira da scuola, sistemazione casa... quando lo cerco un lavoro? La sera spesso crollo....ma le cose devono cambiare per forza in qualche mese, quindi dormirò meno, ecoo ...

sorelluce ha detto...

Helga, hai tutta la mia comprensione! Oggi son entrata in una spirale di negatività paura: ecco, non lavorerò mai più, e poi cosa sará della mia vita tra 10 anni ecc ecc, lo giuro!! Qui si tengon il posto da un fratello all'altro (ci han detto nel'ultimo nido a cui abbiam telefonato), comincio a sospettare che calcolino anche quando farli in base al posto al nido...e parlo sempre di nidi privati, eh? Vabbè..tristess e sconforto!

Creazioniedintorni ha detto...

Ecco quella del non lavorerò mai più è un tasto dolente anche per me, ma non perchè non mi piaccia "approfittare" del tempo con le mie bimbe (a parte l' aspetto intellettuale, la ginnastica mentale che non c'è più, tra pannoloni,pappe e filastrocche mi pare di avere solo 3 neuroni residui) piuttosto perchè penso "ma chi mi piglia più, alla mia età, con esigenze famigliari, 0 esperienza lavorativa da ormai 2 anni.." questa spirale la capisco, ma il proposito di quest'anno è di farsi valere di più, no?

sorelluce ha detto...

Helga, capisco appieno ogni tua parola e ogni tuo timore, che condivido. Sì il proposito mi sembra ottimo, poi scopriremo come!:-)