8 dicembre 2010

Strenne di Natale

L'avete capito ormai che sto mese non vi passa più con sta storia del Bambin Gesù  e tutte le feste di Natale, no?
Negli ultimi dieci giorni mi son letta con gusto e sollazzo ben due libri uno in fila all'altro, e li ho trovato così gustosi che ho rubato minuti di preziosissimo sonno (ricordo che abbiamo una bomba a orologeria che dorme a fianco al letto, Leopard!) per leggermeli tutti di un fiato.
E visto che per me il libro è il regalo per eccellenza a Natale, e non solo, direi che son due buone idee-strenna, lette casualmente nello stesso periodo, che affrontano con modi e toni diversi il tema di diventar grandi:


 
Io e te, di Niccolò Ammaniti edito da Einaudi. Una cantina, una bugia raccontata ai genitori e l’idea assurda di una settimana bianca sotto terra. Con stile scarno e asciutto e una trama essenziale, Ammaniti ci regala un piccolo romanzo di formazione. Nascosto in cantina per trascorrere la sua settimana bianca stravaccato su un divano, circondato da coca cola, scatolette di tonno e romanzi horror, Lorenzo, un quattordicenne introverso e nevrotico, si trova a dover affrontare grazie a Olivia il mondo esterno e la scommessa di crescere, nonostante tutto.


 
Biscotti al malto Fiore per un mondo migliore, romanzo di Laura Sandi edito da Mondadori. Chi ricorda la propria nascita? Leda Rothko sì. In mezzo a infermiere bellissime e genitori splendidi e radiosi, che sorridendo sgranocchiano biscotti. Crescendo, Leda si renderà conto che quella non è la sua famiglia. In una grande villa di campagna vive infatti con suo padre, scultore, sempre chiuso nel suo laboratorio; sua madre, immersa in un misterioso dolore; la nonna, famosa ex cantante lirica; i fratelli gemelli, che passano l'intera vita a picchiarsi, e  Maria, la governante, che all'insaputa di tutti integra lo stipendio affittando la villa e la stessa Leda ai produttori di spot televisivi. A casa Rothko la tv è un oggetto sconosciuto, e solo da grande Leda scoprirà che quel primo ricordo risale alla sua partecipazione alla pubblicità dei biscotti Fiore. Con il terrifico ingresso a scuola  e negli anni successivi, insieme alla sua Migliore Amica e la sua Peggior Nemica, affronterà la sfida di diventare grande senza perdere il suo sguardo stupito sul mondo.

5 commenti:

pinguino ha detto...

Bello..il primo lo dovrei leggere a Natale, è a casa dei miei e non vedo l'ora di iniziarlo. Mi piace Ammaniti, me l'ha fatto scoprire mio padre.
Il secondo non lo conosco ma approfondiro'. Natale anche io adoro ricevere libri e potermeli scegliere, quindi di solito mi faccio regalare tessere per librerie, come è bello entrare in una libreria e capire a colpo d'occhio i libri..le librarie all'estero mi piacciono, sono anche piu' belle di quelle italiane pero' non ce n'è..solo nelle librerie italiane ho il senso di onnipotenza di dire: li leggo tutti!!
All'estero quas quas posso dire..si forse con l'eternità li leggo tutti, non credendoci molto :(

sorelluce ha detto...

Te lo consiglio il secondo, davvero! è lieve, ma non stupido, ben scritto, allegro: davvero una lettura piacevole! è vero che a volte in italia i librai (o i commessi) son davvero spocchiosi..Qui non so, ammetto che non mi è mai capitato di parlarci!

Selena ha detto...

io son impegnata su due della yoshimoto, e aspetto via amazon l'arrivo di quello che le mamme non dicono, che leggendo il blog ormai son anche curiosa di leggere il libro!

sorelluce ha detto...

QUello che le mamme non dicono a me è piaciuto moltissimo, anche se la storia l'avevo già seguita passo passo dall'inizio... Me lo tengo come regalo per amiche mamme o future mamme!
com'è l'ultimo della yoshimoto?
Ah, io amo amazon!

Filippo M. ha detto...

Ammaniti e' il mio autore italiano preferito. Ho letto tutto quello che ha scritto (vabbeh, non e' moltissimo) e sicuramente non mi perdero' neanche questo :)
L'altro non lo conosco...beh, provero'.
Invece la Yoshimoto (nominata da Selena) sebbene non mi dispiaccia, a volte la trovo un po'...leeenta.