15 aprile 2011

Trasloco!

No, don't worry, non sto facendo le valigie per abbandonar la Svizzera colta da crisi esistenziale a cui non so porre rimedio altrimenti (non ancora, perlomeno), né cambiam paese d'accoglienza (anche se...), semplicemente io, presa da bisogno di razionalizzazione 2.0 e da vento primaverile portatore di novità, cambio indirizzo, stessi contenuti (eccheppalle, direte voi!), stesso taglio, forse qualche progetto in più, di cui vi renderò via via partecipi, sempre che non mi abbandoniate...vero che non mi abbandonate e mi seguite di qua?

Si cambio anche nome, da ora in poi vi commenterò, vi seguirò, vi tedierò, come Miss Suisse, ho deciso infatti di esorcizzare una certa insofferenza per la terra elvetica con una dose extra di ironia (visto che in Patria molti per farmi innervosire mi chiamano la svizzera la svizzerotta, la hunziker - seee, dei poveri!!- etc etc) appioppandomi un nome che più sfizzero di così si muore! Questo non significa che abbandonerò il taglio a volte pungente, vi avviso!

Allora, vi va di seguirmi nel mio trasloco?? Siiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiii, dai! Per piacere? Vi pregoooooo!!!

Mi congedo lasciandovi il testo di una bellissima canzone di Fossati, da cui era stato tratto il nome di questo blog, che mi e vi ha tenuto compagnia per un po':

Siamo stati naviganti



con l'acqua alla gola


e in tutto questo bell'andare


quello che ci consola


è che siamo stati lontani


e siamo stati anche bene


e siamo stati vicini


e siamo stati insieme.






Siamo stati contadini noi due


senza conoscere la terra


e piccoli soldati


senza amare la guerra,


ci hanno mandati lontano


senza spiegarci bene


e siamo stati male,


ma siamo ancora insieme.






Grandi corridori di corse in salita


che alzavano la testa dal manubrio


per vedere se fosse finita,


allenati alla corsa


allenati alla gara


e preparati a cadere


e a tutto quello che s'impara,


innamorati della sera


innamorati della luna


conoscitori della notte


senza averne paura,


innamorati di quel fiore


che non vuole mai dire:


ecco, è tutto finito


e bisogna partire.






Ma ora è il momento


di mettersi a dormire


lasciando scivolare il libro che


ci ha aiutati a capire


che basta un filo di vento


per venirci a guidare


perché siamo naviganti


senza navigare


mai.








4 commenti:

pitito ha detto...

...e andiamo di là :)

sorelluce ha detto...

Ciao gas, seguimi!:-)

Anonimo ha detto...

non potrei mai resistere all'ironia, che e' il fattore principale che mi fa sopravvivere da questa parte di mondo!!!
ci si vede di la'!!

sorelluce ha detto...

Cara maaleeesh, quant'è vero!:-)