19 gennaio 2011

La fantastica avventura della ricerca del nido svizzero

Iniziam il giro dei nidi. Oddio, definirlo giro è un po' pretenzioso a esser onesti: quelli che al momento offron un minimo di disponibilità (una cosa tipo un giorno e mezzo a settimana, non vorremo mica rilassarci troppo??) su tutto il territorio di Basel Stadt sono ben..tattaratà (rullo di tamburi e quant'altro): due.

Oggi siam andati a veder il primo, questo nido (che poi è anche asilo, che qui è tutto insieme dai 3 mesi i 7 anni...e ti credo che poi gli svizzeri mi crescon poco flessibili: li lascian nella stessa stanza per ben 7 anni, poi quando la cambiano impazziscono!!) italo - svizzero.

Dunque, di italo ha ben poco, se non che è inserito nella struttura (un fantastico prefabbricato risalente a non so quali anni) della scuola italo-svizzera, infatti quando ho chiesto (ingenua, io!) che lingue parlavan ai bambini, mi è stato prontamente risposto: Schwizerdutsch

E poi, con aria mesta: però c'è un'educatrice tedesca che lo svizzero non lo sa, poverina - poverina, l'ha detto lei, io direi: per fortuna! - . E con aria ancor più mesta: e poi gli leggiamo in Hochdeutsch (leggi: quello che al mondo è considerato, semplicemente, tedesco), perché, sapete, il Kanton Basel vuole introdurre il tedesco perché altrimenti i bambini arrivan a sette anni (cioè all'ingresso nelle scuole elementari, che qui è un anno dopo che nel resto d'Europa, va a sapere con che ratio ?!?) che non sanno una parola di tedesco. E c'ha pure ragione 'sto Canton Basilea, volevo dirle io, ma mi son trattenuta! E l'Italiano? Ho domandato io (ingenua, si chiama asilo italo-svizzero, così, per vezzo, vorrai mica che gli parlino italiano, no??? Non che  ci tenga, sia chiaro, tanto glielo posso insegnare io l'Italiano, ma se non deve imparar neppur il tedesco, bè quantomeno che parli italiano, o l'inglese, o anche il francese o lo spagnolo, non m'importa, ma solo dialetto lo devo dire: mi fa venir l'orticaria! Per carità lo so che se sto in un Paese devo adeguarmi alle loro usanze, ma potendo scegliere...). Niente italiano, risponde prontamente l'educatrice, solo io lo parlo, e nemmeno benissimo (a onor del vero, neppure malissimo, insomma, per aver la cittadinanza italiana è una chiavica, ma se la considerassi straniera avrebbe davvero un ottimo livello linguistico!).

Educatrici? Due per tutti, una formata (ausgebildet, insomma non laureata, ma con la formazione richiesta qui) e una no. Ma perchè una no? Con tutto quello che costa non potrebbero pagarne due formate ecchecavolo??

Vabbè, a onor del vero devo dire che la direttrice di tutta la scuola italo-svizzera è una signora molto gentile, una che mi piacerebbe aver come vicina di casa, per dire. E la vera cosa positiva del posto è che è a cinque minuti da casa (visto che brava a scovar i lati positivi? Che non mi si dica che son negativa!).

 Posso dire che son un po' demoralizzata? Vediam che succede domani con la seconda chance!



6 commenti:

pinguino ha detto...

dai Leopard scolarizzato, alla maniera svizzera, un mito!!
che farci qui gli asili, chiamiamoli con il loro nome che rende piú l'idea.. krippe, sono tutti così..è la terra di nessuno..purtroppo..dai speriamo che il secondo non sia peggio del primo!

sorelluce ha detto...

SI, hai argione..proprio una terra di nessuno! Qui lì chiamano Kinderheim, la differenza con la Krippe non l'ho capita bene (e forse non c'è!!), ma vacci a capir davvero tutto in sto sistema educativo sfizzero!!

Filippo M. ha detto...

Riflettevo sul quel poco che so del sistema scolastico svizzero...
E' proprio vero che la scuola è lo specchio della cultura futura.
In effetti questa cosa che parlano il dialetto svizzero nelle scuole è piuttosto ridicola.
Che poi, solo nella parte tedesca ovviamente.
Come se da noi si parlasse il bergamasco, il napoletano o -peggio ancora- il sardo!
Vi immaginate che casino?

Ed infatti si vede anche tra di loro...

Creazioniedintorni ha detto...

Che pena, e oltretutto fino ai 7 anni, ma perchè cavolo? Io qua sono contenta che le superiori le finiscono a 18 anni, bisogna pur essere concorrenziali anche alivello scolastico per passare nel mondo lavorativo... ma come lingua principale il dialetto nonononono! Mettiamola così: il secondo nido deve per forza essere migliore (anche se non attaccato a casa....)

sorelluce ha detto...

@Escaped Brain: tristess! Non so se hai visto la nuova pubblicità della RAI dove in chiesa il prete parla dialetto e nessuno capisce una mazza, ecco: qui è davvero così! E nessuno si stupisce! Io invece non smetterò mai di farlo!

sorelluce ha detto...

@Helga: perchè inizino a 7 anni non l'ho proprio capito. Oltretutto in un paese dove è pieno di stranieri che in molti casi tornan a casa dopo qualche anno non ha senso (se non per il profitto delle scuole internazionali, perché ad esempio inglesi e americani col cavolo che ce li mandano i loro figli nelle scuole svizzere!!!). Così se uno vuol rientra in europa prima dell'universita il figlio perde un anno? Assurdo!