22 dicembre 2010

In verità.

In verità avevo un altro post sulle abitudini delle donne svizzere in fatto di look da pubblicare.
In verità dovrei far le valige, sperando che la febbre di Leopard scenda (o almeno non salga) e ci consenta di partire (anche se sarà la stanchezza, la mole di cose da preparare etc etc: voglia zero).
In verità, poi, dovrei far i pacchetti e terminar quei 2 o 3 pensierini fatti con le mie manine sante..
In verità, dovrei render la casa almeno umanamente accettabile e non questo rebelott inaffrontabile.
In verità volevo finir il video di auguri natalizi per parenti e amici.
In verità dovrei anche scriver quelle mail che sto rimandando da un po? e son sulla lista delle cose da fare prima della partenza.
In verità dovrei approfittar del sonno di leo per andar in cantina e far la lavatrice (ah, ste lavatrici comuni, tanto ecofriendly quanto scomode!).

In verità, però, ci son giornate così, in cui le energie ti abbandonano. In cui la montagna di incombenze da fare ti crolla addosso soffocandoti, in cui ti chiedi " ma chi me lo fa fare?". Ma perchè son qui, in sto posto a farmi sto paiolo per seguire una persona con cui poi alla fine ci si scontra sempre per le stesse cose? Ma il gioco varrà la candela? Ma qualcuno vedrà mai quanto è impari la fatica, il sacrificio, la bilancia? Giorni in cui tutto quello per cui hai lottato sembra vano. In cui vorresti un angolino tutto tuo dove acciambellarti e  riposare, o magari solo poter uscire  a passeggiare (possibilmente con un clima meno avverso di questo) e pensare che hai ancora chissà quante possibilità davanti a te..
O, meglio ancora, farti quattro chiacchiere con un'amica, una di quelle che ti capiscon al primo sguardo, magari bagnate da del buon vino - ma al limite anche la solita birretta che fa il suo sporco lavoro- in cui le parole uscendo dalla tua bocca sembran via via farsi più leggere, e tu, alla fine, puoi ancora, nonostante tutto, sorridere. Ecco certi lussi in espatrio non ti son concessi, o almeno non nella mia esperienza. E tantomeno con un bimbo piccolo.

Ecco, è un giorno così. E di far finta non mi va. Arriverà anche il post leggero, sulle donne svizzere. Ma in un giorno un po' meno così.

9 commenti:

pinguino ha detto...

è il Natale poi passa..almeno spero ; )
con le valigie sono messa male anche io, un bel vinello ci starebbe bene.
Tanti auguri e buon viaggio!

pitito ha detto...

Spero che la giornata vada avanti in miglior modo :)
Ah, non mi sono presentato: Gioele, uno nuovo...

sorelluce ha detto...

@Pinguino: col natale ha poco a che fare purtroppo, ma prima o poi passerà comunque..Intanto speriam che passi la febbre a leo, povero..
@Gioele: benvenuto, e..domani è un altro giorno, anche se...

pitito ha detto...

...anche se? (Hai mai visto "Lie to me"?)

pitito ha detto...
Questo commento è stato eliminato dall'autore.
Selena ha detto...

dai, non sei sola, mi sento spesso come ti senti tu, stessi sentimenti, stessi dubbi e paranoie...magari una birretta di sfogo seguita dalle risate, quelle mancano anche a me!!!ho in braccio gabi, per ora solo un pensiero veloce e come dico da giorni che finalmente il 2011 cambi la situazione. besos

sorelluce ha detto...

@gas12n (poi mi spieghi il nick?) Lie to me qualche volta.. Anche se avolte le situazioni rimangon sempre uguali a sé stesse!
@Selena: lo so che mi capisci, grazie! Quasi quasi lascio passar le 18 e poi una birretta me la faccio comunque! Chi brinda con me?

pitito ha detto...

A un certo punto nella terza stagione Cal dice: "Non vedo l'ora che sia domani". "Che succede domani?" gli rispondono. E lui:"Divento più bello ogni giorno che passa". Penso che sia un buon motivo per sperare nel futuro :D

P.S E' un acrostico, il mio nickname...

Alessandra à Paris ha detto...

Ma perchè son qui, in sto posto a farmi sto paiolo per seguire una persona con cui poi alla fine ci si scontra sempre per le stesse cose? Ma il gioco varrà la candela? Ma qualcuno vedrà mai quanto è impari la fatica, il sacrificio, la bilancia?

Cara Sorelluce, sono parte del tuo club. Ma ridiamoci su, ragazza mia benedetta, se no dalla birra scivoliamo al gin ;)
Io rido appena posso, adesso. Dopo mesetti di lacrimoni. Ora chiamo la mamma appena posso. E le mie dolci amiche, appena posso. E cerco di ridere delle persone sceme, del clima di m, delle persone cafone e rudi, rido di tutto quello che posso.
Sai che "da me" puoi esorcizzrae i nervi con una risata, anche sarcastica.
Stiamoci vicine, ragazze expat. Ci fa bene!
Un abbraccio forte forte e un bacino al piccolo cucciolo. Tu sorridi un attimo, fallo per me!
Ale