28 febbraio 2010

Pillole di genitorialità

O meglio: squarci di come ci si riduce da neogenitori in balia di notti insonni e di giorni pure peggio.
Potrei pubblicare foto delle nostre eloquenti occhiaie, ma a volte anche piccoli dialoghi senza importanza, e soprattutto senza senso, riescono a render l'idea.

Basel, esterno giorno.

Lei: Amore, vuoi l'ultimo sorso di cappuccino?
Lui: No, no, bevilo tu. Io posso metter un po' di latte freddo nel caffé dell'ufficio.. (n.d.r: considerate ora il potenziale gusto di un caffé di macchinetta svizzera..)
Lei: No, no, dai, prendilo tu: mi fai pena!
Lui: Ma tu mi fai più pena!

Nessun commento: