18 marzo 2010

Son tutte belle le mamme del mondo, ma...

Nella mia seppur limitata esperienza da neomamma una cosa ho capito: esistono essenzialmente due categorie di mamme (cioè, ce ne son molte di più, ma su due vorrei appuntar la mia attenzione ora):

Quelle che con il parto hanno automaticamente conseguito una laurea e diverse specializzazioni in pediatria, psicologia infantile e dello sviluppo, pedagogia, scienze alimentari con specializzazione in pupologia, che ovviamente sanno tutto sulla gestione domestica con infanti al seguito e paion non sbagliar un colpo.
Loro ti sapranno sempre dire cosa è giusto e cosa no, senza zone d'ombra, senza se e senza ma, e inevitabilmente quello che tu hai fatto sarà una boiata, contariamente alle loro scelte, infallibili per decreto divino. Inutile discuterci. Inutile anche solo timidamente provare a balbettare qualcosa tipo, si bè, ci son diverse teorie, ognuno fa quello che crede meglio, va a tentativi, o cose simili. Pura follia!! Loro ne sanno. Tu sei 'na mezza sega. Non ce n'è.
Ah, la cosa buffa- per non dirla in altro modo- è che a volte rientran in questa categoria anche persone che mamme non sono!

Poi ci son quelle che con la maternità, nonostante mantengan intatti i loro bagagli umani di esperienze, confusione, dubbi e tutto il resto, sviluppano un sincero sentimento di comprensione verso le altre donne che vivon la stessa (seppur diversa) esperienza. E si metton in gioco, raccontandosi, scambiandosi esperienze e consigli, o anche solo mostrando una sincera comprensione, senza sfoderare giudizi. Il che fa sentire meno aliene, avvolte da un calore umano rassicurante.

Si, perché (anche) questo fa la maternità: in qualche modo magico e bello rende capaci di comprensione e condivisone e lega le mamme tra loro in una specie di sorellanza che non conoscevo. Non è una cosa di facciata, non fa parte di quel campionario di luoghi comuni socialmente imposti sulla maternità: è una sorte di complicità, fatta davvero di condivisione, con un pizzico di ironia, anche. Non so spiegarlo meglio di così al momento, ma è una sensazione che sperimento ora per la prima volta, anche perché, diciamocelo: spesso noi donne siamo protagoniste di scenari di competizione e parlarsi contro agghiaccianti e questa ritrovata complicità femminile è un regalo inaspettato.

Ecco: un grazie accorato a tutte le mamme che mi e si aiutano a vicenda a barcamenarsi in questa nuova avventura, e un cordiale ma te posso tocca' a quelle della prima!;-)

1 commento:

Elisa ha detto...

:-) Vale, io credo che le prime mamme in realtà non esistano!!!!!